


Celebrazione vincitori della 9ª edizione 2025
La Proclamazione dei Vincitori del 12 aprile 2025
TEATRO ACCADEMICO di Castelfranco Veneto

















La celebrazione del Premio Giorgione edizione 2025 presso il Teatro Accademico di Castelfranco Veneto si è svolta alla presenza della Giuria e di tutti i 26 scrittori finalisti, selezionati tra le 250 opere letterarie in concorso.
L’evento condotto dalla giornalista Pamela Ferlin e dalla direttrice del Premio Virna Condotta è stato accompagnato da intermezzi musicali a cura del Conservatorio di Musica Agostino Steffani.
I brani tratti dalle opere vincitrici sono state lette e interpretate dall’attore Luca Luciani.
A conclusione della serata la performance delle bodypainters a tema letterario Gilberta ed Emilia Bianchin.
Premiazioni
Sezione GIOVANI
Primo classificato
Elvio Carrieri, Poveri a noi, Ventanas
Sezione NOIR
Primo classificato
Livia Sambrotta, Cristallo, SEM
“Cristallo vince poiché si rivela un ottimo thriller psicologico dal sapore internazionale che si dipana tra passato e presente in un’impalcatura complessa ed efficace, con personaggi riusciti e ben definiti.
La trama strizza l’occhio a maestri americani del genere, uscendo dunque dagli stereotipi nostrani, affermandosi però con forza e una voce originale nonché profondamente mediterranea.”
Menzioni d’onore Sezione NOIR

Jacopo De Michelis, La montagna nel lago, Giunti
Giuliano Pasini, L’estate dei morti, Piemme
Sezione NARRATIVA
Terzo classificato
Elena Bosi, Mio padre è nato per i piedi, Neri Pozza
“Atmosfera popolare, fanciullesca, arcaica ma al
contempo modernissima per impeto e stile: Elena Bosi riesce a offrire un riflesso preciso della nostra contemporaneità con una prosa leggiadra e confortevole, attraverso ricordi di famiglia esilaranti e dolorosi che ci presentano personaggi un po’ storti e un po’ geniali, regalandoci un sorriso o una lacrima di nostalgia per un mondo perduto. In fondo, siamo un po’ tutti “figli dei portici”.
Lieve e adorabile.”
Secondo classificato
Marco Balzano, Bambino, Einaudi
“Per la narrazione, il filo temporale, il personaggio – un fascista!- tratteggiato così bene e senza giudizi morali che strappa quasi un moto di empatia. Marco Balzano costruisce un romanzo storico con una scrittura pulita e solida, provando a fare i conti con il passato recente degli italiani e affrontando le radici del male con stile poetico.
Straniante trovarsi dalla parte del cattivo, ma anche i cattivi devono essere raccontati e Balzano è bravissimo a farlo.”
Primo classificato
Nicoletta Verna, I giorni di Vetro, Einaudi
“Le storie familiari, la brutalità di Vetro e della dittatura fascista, l’occupazione tedesca in Italia si intrecciano con le vite di Redenta e Iris, donne indimenticabili.
Lo stile camaleontico riesce ad adattarsi perfettamente al mutare della voce narrante.
Avvincente, spietato, con una scrittura intensa e cruda, Nicoletta Verna ci fa attraversare una storia che rimane addosso anche dopo aver chiuso il libro.”